Facebook, Twitter, Friendfeed ma anche LinkedIn, Diaspora, Chambre e del domani non v’è certezza. Se pensiamo aisocial network come un mero momento di aggregazione probabilmente stiamo sbagliando qualcosa, data la quantità di utenti online e la voglia di leggere che questi mettono in campo quando sono al pc, probabilmente abbiamo per le mani un veicolo per “pubblicizzare” le nostre informazioni professionali.
Carriera, lavori, progetti realizzati, consigli su servizi o fornitori, sono ormai dati scambiati quotidianamente sui profili dei social o per gli “aggiornamento di stato” innescando spesso lunghe discussioni a forza di commenti.
Ma tutto questo chiacchericcio è davvero funzionale? Come possiamo avere il metro della situazione?
Ecco che ci viene in aiuto MyWebCareer, che una volta autorizzata alla connessione con i vari social network, analizza coerenza, quantità e qualità delle informazioni recuperabili, assegnandovi un valore di stima.
Battendo il pugno sul petto, devo ammette che il mio è risultato un 653
Più alto è il punteggio maggiore (secondo il motore MyWebCareer) sarà la valorizzazione del proprio brand. In passato potevamo definirla come autorevolezza o reputazione ora è la web-reputation.
Francamente credo, che lo strumento sia tanto più veritiero quanto più l’utente abbia account dedicati alla sua attività, il punteggio non proprio ottimale credo sia dovuto al fatto che in Facebook ho un gran calderone con notizie di lavoro e personali.
Dovrei avere un profilo personale e uno “aziendale” ma attualmente preferisco dormire qualche ora durante la notte piuttosto che stare online 24 ore/die.
MyWebCareer è gratuita e pare un servizio di buon livello ma volendo c’è la possibilità di avere qualcosa in più, ad esempio le email bisettimanali di consigli, gli aggiornamenti sul punteggio sottoscrivendo un abbonamento Premium.